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Aziende più sostenibili: approvata la Direttiva sulla Corporate Sustainability Due Diligence4 June 2024

Il 24 maggio 2024 il Consiglio europeo ha dato la sua approvazione definitiva alla Direttiva sulla Corporate Sustainability Due Diligence (“CS3D”), integrando in tal modo l’ultima tappa di un lungo processo decisionale. Si tratta della normativa che impone di adottare un dovere di diligenza sull’intera catena di attività di un’impresa, al fine di mappare, monitorare, prevenire, mitigare e riparare gli impatti negativi dell’attività aziendale sui diritti umani e sull’ambiente.

Tra le modifiche apportate nell’ultima versione del testo:

  • Vi è stato un importante ridimensionamento dell’ambito di applicazione della normativa, che riguarderà le imprese con oltre 1.000 dipendenti e oltre €450 milioni di fatturato, nonché le società che hanno concluso accordi di franchising in UE con fatturato superiore a €80 milioni, ove i diritti di licenza ammontino almeno a €22,5 milioni di fatturato; è stato eliminato il riferimento ad aziende di dimensioni inferiori operanti in determinati settori (es. tessile, lavorazione del pellame, agroalimentare, estrazione e commercio di risorse minerarie);
  • L’entrata in vigore delle norme sarà graduale (da tre a cinque anni dall’entrata in vigore della Direttiva, a seconda delle dimensioni delle imprese);
  • Sono state introdotte delle specificazioni nei doveri di diligenza;
  • La portata della due diligence investirà la catena di attività, a monte e a valle, ma in quest’ultimo caso coinvolgerà soltanto i partner diretti;
  • È stato eliminato dal testo finale il riferimento espresso ad una responsabilità degli amministratori con riferimento all’implementazione di un sistema di due diligence e vigilanza sulla relativa attuazione, nonché in relazione all’obbligo di tener conto delle conseguenze in termini di sostenibilità a breve, medio e lungo termine nella politica aziendale;
  • È stato introdotto l’obbligo per le società rientranti nell’ambito di applicazione della Direttiva CS3D di adottare e attuare un piano di transizione per la mitigazione dei cambiamenti climatici, volto a garantire, con il massimo impegno possibile, che l’attività aziendale sia compatibile con la limitazione del riscaldamento globale in linea con gli Accordi di Parigi e con la transizione verso un’economia sostenibile;
  • È stata introdotta una disciplina dettagliata del regime di responsabilità civile delle società nel caso in cui il mancato rispetto della Direttiva provochi un danno agli interessi giuridici di una persona fisica o giuridica tutelati dal diritto nazionale.

Il complesso normativo – pur con alcuni limiti previsti nell’ultima versione adottata – costituisce una tappa di particolare rilievo nel percorso europeo, che ha visto l’introduzione negli ultimi anni di obblighi sempre più stringenti in materia di sostenibilità a carico delle società.

In questo contesto e in considerazione dell’importante impatto dei nuovi obblighi normativi, diverse sono le azioni che le imprese devono iniziare ad intraprendere, quali la predisposizione di una governance aziendale adeguata all’implementazione della CS3D, la  mappatura dei propri partner e dei rischi maggiori a livello di impatto sui diritti umani e sull’ambiente, la verifica dei propri codici di condotta e delle condizioni contrattuali in vigore con i propri fornitori, la valutazione della propria strategia aziendale con riferimento agli obiettivi degli Accordi di Parigi.

L’ambito di applicazione relativo alle sole società di grandi dimensioni non esclude, peraltro, che anche le PMI saranno coinvolte dall’adozione della CS3D, in quanto parte delle filiere delle aziende più grandi, con un impatto complessivo di particolare rilievo.

Una riflessione particolare va svolta infine sul ruolo degli amministratori in questo contesto; se è vero – infatti – che il nuovo testo della CS3D non riporta più un esplicito riferimento agli obblighi degli amministratori, è tuttavia indubbio che la necessità di far rispettare alla società gli importanti impegni previsti dalle norme, impone anche ad essi specifici compiti, il cui mancato rispetto inevitabilmente potrebbe condurre ad una responsabilità personale ove la società dovesse riportare un danno. La funzione degli amministratori, pertanto, diviene sempre più complessa, rispetto al mero perseguimento del profitto per i soci.

In generale, la CS3D si inserisce e contribuisce alla creazione di un mutamento culturale importante, che non potrà non avere un’influenza anche ulteriore rispetto al mero contenuto normativo, anche con riferimento alle aziende non direttamente coinvolte dall’applicazione della normativa.

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