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Aggiornamenti settimanali sul Diritto del Lavoro in Italia6 October 2022

WEEKLY ITALIAN LABOUR UPDATES

"Con trasferimento d’azienda illegittimo i lavoratori hanno diritto alle retribuzioni dall’impresa cedente anche se hanno continuato a lavorare per il cessionario di fatto."

CCNL on line sul sito del Ministero del Lavoro
È online sul sito del Ministero del Lavoro una apposita area che raccoglie i contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) del settore privato. L’archivio è liberamente accessibile e consente di entrare nel dettaglio di tutte le previsioni normative dei CCNL raccolti attraverso il CNEL, che gestisce la banca dati e la aggiorna con i rinnovi dei contratti collettivi. I datori di lavoro potranno assolvere all’obbligo di consegnare ai lavoratori, in sede di assunzione, il CCNL applicato – così come adesso previsto dal Decreto Legge 104/2022 (c.d. Decreto Trasparenza) – comunicando il link all’area “Norme e contratti collettivi – Archivio Cnel” presente sul sito ministeriale.
Ministero del Lavoro, Messaggio 30/09/2022

Informazione preventiva estesa alla decisione di chiudere il sito produttivo
In presenza di accordi collettivi aziendali che, in aggiunta alle disposizioni del contratto collettivo nazionale di lavoro, prevedano obblighi di informazione e consultazione con le sigle sindacali, l’impresa deve informare periodicamente le rappresentanze sindacali circa l’andamento economico e produttivo dell’attività aziendale. In tale contesto, costituisce condotta antisindacale l’avvio della procedura contro le delocalizzazioni (introdotta dalla Legge 234/2021 e aggiornata dal recente Decreto-Legge Aiuti-ter) per chiusura del sito produttivo e conseguente riduzione di personale, in quanto le rappresentanze sindacali non erano state precedentemente informate e coinvolte sullo stato del sito e sulla decisione di pervenire alla sua cessazione. L’obbligo di dare corso alla preventiva informazione sindacale non può essere limitato da obblighi di segretezza derivanti dalle dinamiche infragruppo e dai vincoli della “marketing abuse regulation”. Su tali presupposti è stata revocata la procedura di cui alla Legge 234/2021 e, con essa, la procedura di licenziamento collettivo, con ordine all’impresa di dare impulso alla fase di concertazione con le organizzazioni sindacali sulla prospettata chiusura del sito produttivo.
Trib. Trieste (decreto) 22/09/2022, Giudice Ancora

Lecito registrare conversazioni tra colleghi se funzionale alla difesa di un diritto
Se viene effettuata per precostituire la prova della lesione di un diritto o per salvaguardare la posizione del lavoratore in azienda, la registrazione di una conversazione tra un dipendente e i suoi colleghi, all’insaputa di costoro, non costituisce violazione della riservatezza e va considerata, invece, legittimo strumento di difesa da utilizzare nel processo. Non è necessario acquisire il preliminare consenso dei lavoratori che partecipano alla conservazione, se la registrazione è utilizzata esclusivamente per far valere o difendere un diritto, a condizione che i dati della registrazione siano trattati per il periodo strettamente necessario al loro perseguimento. In tal caso, la finalità difensiva della registrazione occulta di colloqui tra il dipendente e altri colleghi di lavoro per la tutela dei diritti in giudizio prevale sul diritto alla riservatezza e non costituisce un illecito disciplinare.
Cass. 29/09/2022 n. 28398

Non più necessario presentare all’Inps la documentazione medica per il congedo di maternità flessibile
La fruizione del congedo di maternità obbligatorio in modalità flessibile – che consente di fruire dell’astensione a partire da un mese prima del parto e per i quattro mesi post partum, oppure per i cinque mesi successivi al parto – non è più subordinata all’invio all’INPS della documentazione medica che attesta l’idoneità della lavoratrice alla continuazione della prestazione lavorativa dopo il settimo mese di gravidanza. Per fruire del congedo obbligatorio di maternità posticipato era sin qui richiesto alle lavoratrici di presentare il certificato del ginecologo del servizio sanitario nazionale (o convenzionato) e il certificato del medico aziendale competente. Modificando un precedente indirizzo, l’Inps ha chiarito adesso che non è più necessaria la previa presentazione di questi documenti per ottenere i cinque mesi di indennità di maternità obbligatoria nella modalità flessibile, essendo sufficiente che le lavoratrici presentino la documentazione al datore di lavoro.
INPS, Circolare 29/09/2022 n. 106

Entrate in vigore le modalità attuative della formazione obbligatoria
Il 29 settembre sono entrate in vigore le previsioni ministeriali sulle modalità attuative della formazione obbligatoria per i lavoratori beneficiari dei trattamenti di integrazione salariale straordinaria. I lavoratori sospesi in CIGS a zero ore o sottoposti a riduzione dell’orario lavorativo sono tenuti a partecipare ai percorsi formativi o di riqualificazione professionale previsti dalla legge o pattuiti nell’accordo sindacale. I progetti formativi e di riqualificazione devono essere finalizzati al riassorbimento dei lavoratori in azienda o a favorirne la ricollocazione sul mercato del lavoro, previo aggiornamento delle competenze professionali. I progetti formativi possono essere cofinanziati dalle Regioni e al termine del percorso devono prevedere il rilascio di un attestato di trasparenza o di certificazione delle competenze acquisite.
Decreto Ministero del Lavoro 02/08/2022, pubblicato In Gazzetta Ufficiale il 28/09/2022

Cessione del contratto di lavoro non richiede forme particolari
La cessione del contratto di lavoro da un datore di lavoro uscente ad un datore di lavoro subentrante non richiede che siano osservate forme particolari, ai fini della validità del negozio giuridico, diverse da quelle previste per la instaurazione del rapporto di lavoro originario. In altri termini, al contratto di cessione del rapporto di lavoro si applicano sul piano formale le stesse regole previste per la valida costituzione del contratto di lavoro iniziale. Neppure è previsto che il lavoratore presti espressamente il proprio consenso alla cessione del contratto di lavoro a favore di un datore subentrante, in quanto il consenso del lavoratore ceduto può essere tacito. Infine, il consenso del lavoratore ceduto, espresso o tacito, può anche intervenire successivamente alla stipula del contratto di cessione tra datore cedente e cessionario, a condizione che le condizioni della cessione non siano mutate.
Cass. 21/09/2022 n. 27681

Mail ai superiori per riferire comportamento disdicevole di altro dirigente non è danno reputazionale
Non è responsabile di condotta illecita la dipendente che trasmette ai superiori una mail in cui li informa del colloquio avuto con un altro manager della società, censurandone il “comportamento disdicevole” intercorso nei suoi confronti dentro l’ambiente di lavoro. Poiché la dipendente si è limitata a riferire il contenuto della conversazione e non ha utilizzato espressioni offensive o ingiuriose nei confronti del manager, non ricorrono gli estremi dell’offesa al manager, né si è prodotto un danno reputazionale ascrivibile alla mail trasmessa dalla dipendente ai propri superiori gerarchici. La reputazione non si identifica con la considerazione che ciascuno ha di sé o con il semplice amor proprio, ragion per cui non ricorrono nella fattispecie gli estremi della lesione reputazionale.
Cass. 20/09/2022 n. 34777

Comunicate le modalità operative per l’esonero contributivo di agenzie viaggi e tour operator
In forza del Decreto-Legge Sostegni-ter le agenzie di viaggio e i tour operator hanno diritto ad un esonero contributivo di cinque mesi per il periodo di competenza compreso tra aprile e agosto 2022, da fruire entro la fine dell’anno corrente (art. 4, comma 2-ter, Decreto-Legge 24/2022). L’INPS ha comunicato le modalità e i termini per presentare la domanda di accesso all’esonero contributivo. Le istruzioni riguardano anche le istanze di riesame delle domande già presentate e accolte solo parzialmente. L’istanza di riesame deve essere presentata entro il 13 ottobre 2022 e la mancata risposta entro i 30 giorni successivi ne comporta il rigetto.
INPS, Messaggio 29/09/2022 n. 3549